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Giulia Verzeletti
Giulia Verzeletti

Segmentazione database: come escludere gli utenti dalle campagne CRM

SOMMARIO
6 Minuti

Perché segmentare il database è ormai una pratica consigliatissima?

Perché permette di lavorare su diversi segmenti di utenti con caratteristiche specifiche, comunicando in maniera personalizzata e migliorando la loro esperienza.

Segmentare, infatti, significa creare sottogruppi (o segmenti, appunto) di un insieme più ampio.

Le caratteristiche di questi segmenti possono variare in base alle necessità. L’obiettivo è, appunto, concentrarsi su ciò che può davvero interessare a quegli utenti.

Se vuoi approfondire cos’è la segmentazione e come si fa, trovi questo articolo dedicato al tema:

La segmentazione degli utenti può essere fatta per:

  • Status (lead/cliente)
  • Caratteristiche
  • Interessi
  • Azioni svolte

E, sebbene sia fondamentale per dirigere la comunicazione in un senso oppure nell’altro, oggi vedremo quanto è importante segmentare gli utenti per escluderli da comunicazioni non adatte con 3 esempi pratici e altri spunti utili alle tue campagne future.

Gestione delle esclusioni nelle sequenze di Onboarding

Partiamo da un esempio che si aggancia alla prima fase del funnel.

Supponiamo di aver preparato una sequenza di Onboarding, ovvero una serie di comunicazioni che danno il benvenuto a un utente quando ci lascia i dati di contatto tramite uno dei nostri form.

Puoi approfondire cos’è una sequenza di benvenuto e come crearla in questo articolo:

Per vari motivi, un utente potrebbe compilare quello stesso form in momenti diversi del suo percorso decisionale.

Assicuriamoci che la sequenza di benvenuto sia inviata una sola volta utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal Software di Marketing Automation (in questo caso Active Campaign).

Un primo metodo per essere sicuri che la sequenza sia inviata solo una volta è impostare Runs: Once.

Ciò significa che anche se l’utente compila il form più volte, viene inserito nell’automazione Onboarding solo la prima volta.

esempio-active-campaign-automazione-filtro-ingresso

Supponiamo di non avere questo controllo a inizio Workflow: possiamo lavorare con i Tag.

Impostiamo quindi un controllo condizione prima di inserire l’utente nella sequenza (verifichiamo che il Tag ONBOARDING_INGRESSO non esista) e impostiamo l’assegnazione di quel tag a chi entra effettivamente nell’automazione:

esempio-automazione-active-campaign-onboarding-welcome-sequence

In questo modo ci assicuriamo che l’utente non riceva l’Onboarding troppo spesso.

Vediamo ora un caso più complicato: un utente si iscrive alla Newsletter e dopo pochi minuti scarica un ebook.

La nostra strategia prevede:

  • Un Onboarding generico per chi si iscrive alla Newsletter
  • Un Onboarding specifico per chi scarica l’Ebook (diciamo a tema Social Media)

Siccome non vogliamo inviare troppe mail agli utenti ma solo quelle adatte a loro, dobbiamo escludere dall’Onboarding generico chi riceverà l’Onboarding Social Media Ebook.

Supponiamo di avere queste due automazioni pronte:

  • Onboarding Generico
  • Onboarding Social Media

Il mio consiglio è quello di creare azioni di pulizia, ovvero che tolgono gli utenti dai flussi in cui non devono stare.

In questo caso possiamo impostare l’azione Exit Automation: Onboarding Generico quando l’utente compila il Form Social Media, che attiverà poi l’automazione Onboarding Social Media.

esempio-automazione-uscita-active-campaign-tutorial-italiano

Allo stesso modo, se l’utente scarica prima l’ebook e poi si iscrive alla newsletter, assicuriamoci che non riceva comunque l’Onboarding Generico dopo quello specifico sui Social Media.

Andiamo quindi ad aggiungere lo stesso Tag utilizzato in precedenza nell’automazione Onboarding Social Media:

In questo modo siamo sicuri che:

  • Se l’utente è già nell’Onboarding generico verrà rimosso grazie all’azione Exit from Automation
  • Se l’utente è già nell’Onboarding social non entrerà nell’Onboarding generico perché risulterà come una persona che ha già ricevuto un flusso Onboarding

Esclusione dall’invio coupon

Un’altra esclusione che va presa in considerazione è sicuramente quella dall’invio del coupon.

Supponiamo che la nostra strategia preveda:

  • Un coupon di benvenuto come Lead Magnet (10% di sconto)
  • Un coupon incentivo (10% di sconto) quando l’utente abbandona un carrello e non acquista entro 1 giorno

Potremmo trovarci davanti a due casistiche particolari:

  • Un utente sta creando un carrello ma poi decide di scaricare il coupon di benvenuto prima di procedere all’acquisto
  • Un utente abbandona di proposito il carrello perché sa che riceverà un codice sconto il giorno successivo

Come possiamo impostare la nostra strategia?

Nel caso del coupon di benvenuto, possiamo impostare una regola che controlli se l’utente ha un carrello attivo in quel momento: se sì, aspettiamo 3 ore a inviare il coupon per vedere se procede ugualmente all’acquisto (non dico che sia una pratica da seguire sempre, ma potrebbe essere interessante testarla).

Andiamo poi a controllare anche il giorno successivo se l’utente si trova ancora nell’automazione Carrello Abbandonato: se sì, evitiamo di inviare anche il coupon di benvenuto perché l’utente ne riceverà comunque uno secondo il flusso previsto per l’abbandono del carrello.

esempio-automazione-active-campaign-esclusione-coupon-tutorial-italiano

Affrontiamo ora la seconda casistica, ovvero un utente che abbandona di proposito il carrello perché sa che riceverà un coupon il giorno successivo.

Possiamo impostare i tag affinché l’utente riceva un coupon una volta ogni 5 carrelli abbandonati.

Ciò di cui abbiamo bisogno è:

  • Un campo Custom in Contact Card chiamato “Carrello Abbandonato” che possiamo creare manualmente nel menù Contact>Fields
  • La funzione “do the math” che aggiunge +1 ogni volta che l’utente entra nell’automazione e quindi abbandona un carrello
  • Un controllo condizione che invia due mail diverse a seconda che l’utente abbia o meno il Tag di cui parliamo al punto successivo (COUPON_INVIATO)
  • Un Tag che segnali che l’utente ha già ricevuto il coupon
  • La rimozione del Tag in base a determinate regole (se vogliamo lavorare sui multipli di 5, assicuriamoci che il contatore Carrello Abbandonato contenga 5 o 0), in questo modo il contatto sarà nuovamente disponibile per ricevere il coupon

Ecco quindi l’automazione (non abbiamo il trigger evento Carrello perché la licenza è una demo):

Vediamo nel dettaglio come funziona Do The Math (1): selezioniamo il campo per cui aumentare il contatore, scegliamo l’opzione Add e inseriamo 1.

funzione-do-the-math-active-campaign-tutorial-italiano

Infine, vediamo come l’ultima condizione ci aiuti a capire quando rimuovere il Tag.

Si tratta di una Wait condition (2) che aspetta finché specifiche condizioni saranno soddisfatte:

controllo-condizione-active-campaign-tutorial-italiano

In questo modo siamo sicuri che il nostro flusso non sarà ripetitivo e non invieremo coupon ogni volta che un utente abbandona un carrello.

Se queste idee ti sono state utili, leggi questo articolo sul Recupero del Carrello Abbandonato:

Controllo dei crediti/punti fedeltà

L’ultimo esempio che vedremo in questo articolo parte da un esempio di mail che ho ricevuto.

Inviare una mail di reminder punti fedeltà è utilissimo, ma assicuriamoci di escludere chi ha punti inferiori a 1.

Per farlo basta creare questo segmento/utilizzare questa condizione:

Se l’argomento Programmi Fedeltà ti interessa, ho fatto un tutorial del Lead Scoring con Active Campaign e vari esempi che trovi in questo articolo:

In sintesi

In questo articolo abbiamo visto 3 esempi di utilizzo di Tagging e Condizioni per escludere gli utenti da comunicazioni non pertinenti.

La segmentazione è uno strumento utilissimo che ci permette non solo di dire la cosa giusta, ma anche di non dire la cosa sbagliata.

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