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Giulia Verzeletti
Giulia Verzeletti

Come fare una campagna email

SOMMARIO
4 Minuti

Fare Marketing Automation significa inviare comunicazioni automatizzate tramite un software di automazione. Queste comunicazioni vengono mandate al verificarsi di determinati eventi e alla presenza di determinate condizioni.

Spesso, però, le comunicazioni automatizzate non sono le uniche comunicazioni utili in una strategia di Inbound Marketing. Può esserci la necessità di mandare delle comunicazioni manualmente, specialmente quando si tratta di campagne di email marketing. Queste comunicazioni possono essere:

  • la newsletter, preparata ad hoc in base alle novità della settimana o del mese
  • comunicazioni legate a eventi o promozioni

In questo articolo vedremo come si crea una campagna di email marketing, quali step seguire per farla funzionare bene e come la Marketing Automation può supportarci in alcuni step.

Come creare un target email

Il primo step nella creazione di una campagna di email marketing è sicuramente la creazione del target. Cos’è il target? I destinatari di quella specifica comunicazione.

Mandare una newsletter non significa per forza mandare la stessa comunicazione a tutto il database, anzi. Anche in contesti in cui il target non è creato grazie a regole automatiche è importante seguire delle regole per impostare il software con cui invieremo la nostra comunicazione.

In base alle esigenze strategiche dovremo ragionare su come farci aiutare dal software di Marketing Automation nella creazione del target.

Vediamo due esempi:

  1. vogliamo mandare una comunicazione con uno sconto al nostro database, ma non vogliamo mandarla a chi sta per completare un ordine. In questo caso dovremo creare un segmento che escluda coloro che hanno creato un carrello recentemente, per esempio nelle ultime 24 ore o nell’ultima settimana
  2. vogliamo inviare la campagna del Black Friday solo ai lead che sono con noi da più di 3 anni. Anche in questo caso dovremo creare un segmento che prenda in considerazione solo gli iscritti alla newsletter prima del 2019

Marketing Automation per target mirati

Per creare target ancora più specifici possiamo sfruttare il supporto della Marketing Automation. Tra le altre attività che svolge, un software di Marketing Automation permette di monitorare gli utenti online. Possiamo vedere le pagine visitate, le email con cui hanno interagito di più, gli argomenti che preferiscono.

Per approfondire cos’è il Digital Body Language leggi questo articolo:

Immagina quanto sarebbe di successo una campagna su un prodotto specifico inviata solo a coloro che hanno visitato la pagina di quel prodotto.

Utilizzare questa funzionalità è semplicissimo, vediamo un esempio di creazione target con Active Campaign.

Innanzitutto, puoi preparare la tua campagna email utilizzando l’editor standard. Al momento di selezionare la Lista di riferimento ti basterà creare un segmento con queste condizioni:

E procedere inviando la campagna. Super semplice, super efficace.

Per approfondire cos’è la segmentazione e come si fa leggi questo articolo:

Curare l’aspetto delle mail

L’aspetto delle mail non è trascurabile e, anzi, contribuisce al successo di una campagna di email marketing.

Mi capita spesso di ricevere newsletter che contengono un’unica immagine, senza distinzione con il testo. Per i provider di posta elettronica una mail di questo tipo è al 90% una mail di spam, perciò è possibile che non la mostrino proprio nella inbox.

Un altro suggerimento è quello di testare l’aspetto delle mail su tutti i provider di posta elettronica utilizzati dal database. Qualsiasi software di invio mail (o di Marketing Automation) dispone di statistiche su client e device utilizzati per leggere le comunicazioni.

Assicurati sempre che le tue mail siano ottimizzate per i client che i tuoi lead utilizzano maggiormente.

Creare il contenuto della mail

Ovviamente, il contenuto della mail è fondamentale per una buona performance. Lo stile, la lunghezza e il tono di voce dipendono dall’azienda e dall’obiettivo della comunicazione.

Assicurati di inserire sufficiente respiro tra gli eventuali paragrafi della mail e di evidenziare bene le call-to-action per far raggiungere ai destinatari della comunicazione un obiettivo.

Per vedere esempi di call-to-action vai a questo articolo:

Un altro aspetto importante, oltre al contenuto della mail, sono sicuramente il display name, l’oggetto e il pre-header. Vediamoli nel dettaglio.

Cos’è il display name

Il display name è il nome che viene mostrato quando mandi una campagna mail. Se spedisci da un indirizzo personale, il display name corrisponde al tuo nome e cognome usati in fase di registrazione.

Quando utilizzi un software di Email Marketing assicurati che il display name sia riconoscibile (può essere il nome della tua azienda) e rassicurante (molte email arrivano con la formula “nome” di “nome azienda”).

Cos’è l’oggetto

L’oggetto della mail è il contenuto mostrato subito dopo il display name. Deve riassumere il contenuto della mail ma, soprattutto, deve convincere chi lo legge ad aprire la mail e a non cestinarla.

Spesso funziona bene se mixato al pre-header, che permette di creare una frase più lunga.

Cos’è il pre-header

Il pre-header è il testo che completa l’anteprima nella inbox e che può completare anche l’oggetto della mail. Utilizzalo per invogliare l’utente a cliccare, per presentare i vantaggi che avrà aprendo la comunicazione.

Inserire il link per disiscriversi

Senza un link per la disiscrizione chiaro e visibile, nessun software di Email Marketing o Marketing Automation ti permetterà di spedire nessuna comunicazione.

Assicurati di inserire il link per disiscriversi in maniera chiara e visibile: se un utente non vuole più ricevere le tue comunicazioni deve poterlo fare.

Ovviamente, il tasso di disiscrizione è uno degli indicatori da controllare con più attenzione. Ti permette di capire se stai davvero dando ai tuoi iscritti ciò di cui hanno bisogno.

Controllare le performance

Una volta inviata la tua campagna email è importante che tu controlli questi dati:

  • Open Rate, il tasso di apertura (calcolato rapportando le aperture agli invii)
  • Click Rate, il tasso di click (calcolato rapportando i click agli invii)
  • Click to Open Rate, il tasso di click rapportato alle aperture
  • Unsubscribe Rate, il tasso di disiscrizione (calcolato rapportando i disiscritti agli invii)
  • Bounce Rate, il tasso di “rimbalzo” (utile a identificare quanti indirizzi mail non validi hai in database)

Una buona strategia di Inbound Marketing Automation mixa comunicazioni automatizzate a comunicazioni manuali.

Per vedere esempi tematici di Email Marketing leggi quest’altro articolo:

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